Parcheggiare ad Acerra sta diventando sempre più difficile e complicato. Le cause sono da riscontrarsi nel costo della sosta ritenuto eccessivo (ben 2 euro all’ora!), nei parcometri rotti o mal funzionanti e nelle strisce blu, alcune delle quali irregolari. Ma procediamo con ordine.
I parcometri
Già nelle scorse settimane abbiamo realizzato un’inchiesta sui parcometri acerrani riscontrando una serie di criticità e malfunzionamenti (per leggerla clicca qui). Oggi abbiamo fatto di nuovo un giro e abbiamo riscontrato che qualcosa è migliorato. per esempio l’orario di partenza della sosta a pagamento è stato aggiornato. Fino a qualche giorno fa i cittadini di Acerra erano infatti costretti a pagare mezz’ora in più inutilmente. I parcometri prevedevano infatti l’inizio della sosta alle 16, quando in realtà dall’inizio di quest’anno è prevista per le 16:30. Per quanto riguarda invece il problema dei 50 centesimi non accettati, il disagio persiste, ma almeno è stato messo un avviso che segnala la disfunzione. Non certo un passo in avanti, ma almeno è già qualcosa. Niente da fare invece per le carte bancarie: ancora non funzionano. Tra l’altro questo potrebbe essere un motivo di contestazione all’eventuale verbale ricevuto (clicca qui per approfondire).
I lati negativi dei parcometri
Purtroppo, oltre a queste piccole buone notizie, ci sono anche degli aspetti negativi. Molti parcometri infatti o sono spenti o non funzionano. Un bel problema per chi vuole parcheggiare l’auto ed è costretto a percorrere almeno un centinaio di metri prima di trovarne uno funzionante. Una bella passeggiata con l’ansia di ritornare nei pressi della macchina e trovare un verbale. Ma in questo caso che si fa? Se vuoi saperne di più clicca qui.
Le strisce blu “irregolari”
Avrete notato che a differenza delle altre città, ad Acerra non sono presenti gli stalli (ovvero le delimitazioni tra un posto auto e l’altro), se non quelli con le strisce gialle riservate ai diversamente abili. Ci sono infatti per lo più lunghi rettangoli al cui interno è possibile parcheggiare l’auto. Vi state chiedendo il perchè non vi sono stalli di sosta? Sinceramente non sappiamo dirvelo. Ma dando uno sguardo al Codice della Strada ci siamo imbattuti nell’articolo l’articolo 149, comma 2 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada, che fa capo all’articolo 40 del CdS ,che testualmente recita:
“La delimitazione degli stalli di sosta mediante strisce (fig. II.444) è obbligatoria ovunque gli stalli siano disposti a spina (con inclinazione di 45° rispetto all’asse della corsia adiacente agli stalli) ed a pettine (con inclinazione di 90° rispetto all’asse della corsia adiacente agli stalli); è consigliata quando gli stalli sono disposti longitudinalmente (parallelamente all’asse della corsia adiacente agli stalli)”.
Di conseguenza anche se il CdS consiglia di delimitare gli stalli lungo gli assi paralleli alla strada, non facendolo non si infrange nessuna norma. Ben differente invece la situazione degli stalli posti a 45 o 90 gradi. Ne potete trovare diversi lungo il corso Italia e in via Nobili. Ecco un esempio:
Questi stalli realizzati con un unico grande rettangolo sarebbero infatti non regolari, visto che il sopracitato codice della strada impone la delimitazione degli stalli. Possibile che nessuno se ne sia accorto? Possibile che neanche i tanti agenti della Polizia Locale, che quotidianamente solcano quella strada elevando anche diversi verbali, non se ne siano resi conto? Tra questi anche gli agenti da poco assunti, che meglio di tutti dovrebbero conoscere il Codice della Strada. Insomma come si può pretendere dai cittadini di rispettare il Codice della Strada, se loro in primis non lo mettono in atto?