Ciro Leva: “Ai bambini non si nega niente. Pagherò io la retta”

Casoria. Una notizia che lasciato sbigottiti tutti, e se vogliamo dirlo, anche un po’ schifati. Parliamo di quanto accaduto in un paesino in provincia di Verona, precisamente a Minerbe. Una bambina di origine straniera, durante la mensa a scuola, è stata costretta a mangiare una scatoletta di tonno e un pacco di cracker, mentre i compagni di scuola consumavano il pranzo normale. Il motivo? I genitori non avevano pagato la retta perchè non potevano permetterselo. Quando però la piccola alunna si è vista servire il tonno e i cracker a differenza del pranzo normale dei compagni, è scoppiata in lacrime.

“Ai bambini non si nega niente”

Una notizia che come detto ha colpito un po’ tutti e tra questi anche Ciro Leva, fondatore di una catena di autoscuole (la Sant’Erasmo, operanti tra Napoli e provincia) e noto e storico tifoso del Napoli. “Io sono un padre e nonno, ieri ho letto tra le news che una bimba a Verona è povera ed i genitori non hanno soldi per pagare la mensa scolastica. Sono pronto a pagare tutta la retta di questa bambina per i prossimi anni che dovrà andare a scuola. Visto che le hanno dato solo una scatola di tonno e cracker, è una vergogna. Io sono un napoletano e ne vado fiero. Ai bambini non si nega niente. Il sindaco di Minerbe (VR) si passi una mano sulla coscienza. In ogni modo sono pronto a pagare la somma richiesta per garantire la mensa a questa bambina per tutto il tempo che dovrà andare a scuola”.

Ciro Leva: “Aspetto di conoscere l’importo”

Sentito poi al telefono Ciro Leva aggiunge: “Chi mi conosce sa bene che non l’ho fatto per farmi pubblicità. L’ho fatto solo perché mi sono sentito indignato per come è stata trattata questa bambina, che in qualche modo è rimasta turbata, sentendosi certamente discriminata. In ogni modo, ho già dato incarico ad uno dei miei collaboratori di prendere contatto con la segreteria del primo cittadino per inviargli l’assegno. Aspetto che mi facciano sapere l’importo e sarò contento di aver donato un sorriso ad un’innocente“. 

Ieri anche il giocatore dell’Inter, Antonio Candreva si era proposto di pagare la retta per la piccola bambina. Chiunque lo faccia l’essenziale è che questa bambina non debba più sentirsi discriminata, soprattutto in un ambiente scolastico e tra bambini. Che le sia concesso di vivere in tranquillità e che i problemi dei genitori non le ricadano addosso come un macigno.

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