Campo magnetico. Nei prossimi anni l’inversione dei poli? Ecco cosa potrebbe accadrebbe

Il campo magnetico è un fenomeno naturale, comune ad altri pianeti ed al Sole. Secondo i geofisici trae origine dalle correnti termiche e dal movimento della Terra che generano il movimento della parte interna del nucleo. Quest’ultima è solida, rispetto alla parte esterna che invece è liquida. Il campo magnetico spazia da 2500-3000 km sotto terra fino a migliaia di Km nello spazio formando una specie di ombrello spaziale, detto magnetosfera, che ci protegge dalla radiazione solare.

Campo magnetico in difficoltà

Il danese Chris Finlay nel 2016 ha dimostrato che il campo magnetico terrestre si sta indebolendo e che il polo Nord magnetico (che è diverso da quello geografico), non è fisso. Subisce infatti continue variazioni sia di direzione che di intensità.

Prossima inversione polare?

I primi movimenti studiati risalgono al 1904 quando il Polo magnetico cominciò a spostarsi verso nord-est. Lo spostamento è tuttora in atto, con delle accelerazioni anche di 55 km all’anno. Gli scienziati stimano che già verso la fine del 2040 il polo magnetico spunterà in Russia con successiva inversione del campo magnetico terrestre da nord a sud. Questo non significa che la terra si invertirà, ma che la bussola anziché indicare il nord, indicherà il sud. Il fenomeno si è già verificato diverse volte nel corso della storia del nostro pianeta, ma sembra non rispettare una regola precisa. Le inversioni polari vanno da qualche secolo a milioni di anni. L’ultimo è avvenuto circa 41mila anni fa e non è possibile prevedere quando succederà ancora.

Cosa accadrebbe?

Ma se dovesse verificarsi, quali sarebbero le conseguenze? L’agenzia Spaziale Europea, negli ultimi anni ha effettuato uno studio sugli effetti del geomagnetismo sugli esseri viventi. Secondo alcuni scienziati, l’indebolimento della protezione potrebbe causare un assottigliamento dello strato di ozono e quindi una maggiore penetrazione nell’atmosfera delle radiazioni ultraviolette che porterebbero sicuramente ad un aumento delle malattie tumorali negli esseri umani. Si potrebbero verificare inoltre black-out elettrici, interruzioni di comunicazioni radio-televisive, dei sistemi di navigazione e danni alle centrali elettriche.

Dure conseguenza anche per gli animali

Conseguenze non ancora del tutto definite anche per tutti quegli animali che utilizzano il campo magnetico per gli spostamenti e le migrazioni, come le balene, gli uccelli e le tartarughe marine. Ma a cosa è dovuta l’inversione? Ad ogni modo, come sosteneva lo stesso Einstein, quello del geomagnetismo è ancora uno dei grandi misteri della fisica.

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