Acerra. Votato all’unanimità il Rendiconto del 2018. Lettieri contro il “Salva Roma”

Acerra. Sono bastati appena 17 minuti per approvare il Rendiconto di Gestione del 2018, approvato all’unanimità. Tra le fila dell’opposizione presente solo il consigliere Stompanato. Prima dell’avvio della seduta è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dell’ex assessore e consigliere comunale, Gaetano Rivetti.

L’assessore

A prendere la parola, per poter chiarire i punti principali del documento, è stata l’assessore al ramo, Gerardina Martino. Il membro della Giunta ha chiarito che il Rendiconto di Gestione del 2018 conferma il cambio di passo intrapreso dal Sindaco Lettieri (sin dalla sua prima elezione nel 2012), visto che prima di quell’anno, le finanze dell’ente era pressoché disastrate. A fare la differenza secondo l’assessore è stata la capacità dell’amministrazione comunale di attingere a fondi che provengo da enti sovracomunali, che siano essi metropolitani, regionali o europei. Inoltre il Rendiconto chiude con un saldo di cassa della stessa identica entità dell’anticipazione di liquidità, votata qualche settimana fa in Consiglio. L’assessore Martino ha rimarcato questo dato, lanciando anche una “frecciatina” alle opposizioni: “A dispetto di chi sosteneva proprio in quest’aula che noi attivavamo l’anticipazione di cassa perché eravamo in crisi di liquidità. Niente di più falso, vero è che abbiamo attivato l’anticipazione di cassa perché obbligati dalla legge“.

Il Sindaco

Subito dopo ha preso parola anche il primo cittadino Raffaele Lettieri, che nel corso del suo intervento, dopo i consueti ringraziamenti a chi ha reso possibile ottenere questo risultato anche con diversi sacrifici, ha criticato il “Salva Roma”. Quest’ultima è un’iniziativa di cui sta notevolmente discutendo ai vertici del Governo nazionale, creando anche diversi malumori tra Di Maio e Salvini.

Queste le parole di Lettieri: «È disarmante quando in chiave politica, si assistono ai balletti del Governo che fanno dei decreti “Salva Roma”, per salvare delle città che evidentemente non hanno la stessa correttezza amministrativa che abbiamo noi. E certamente non possiamo dire che è una cosa giusta, perché ci sono amministrazioni pubbliche che fanno sacrifici e chiedono sacrifici ai cittadini per la correttezza contabile. E per noi non è tollerabile che si facciano invece decreti ad hoc per salvare amministrazioni».

 

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