Acerra-Elezioni: vince l’astensione. Il vero exploit è della Lega, M5S al 50% ma…

Terminato definitivamente lo spoglio, è ora di passare alla lettura dei dati e all’analisi. Partiamo innanzitutto dal vero vincitore di questa campagna elettorale ad Acerra: il partito degli assenteisti. Su 45 mila votanti, solo 17 mila si sono recati alle urne (meno del 38%). Segno che questa tornata elettorale è stata davvero poco sentita e lo si poteva immaginare.

I dati

Passiamo ora ai dati e vediamo nel dettaglio come sono andati i principali partiti.

Movimento 5 Stelle

Il Movimento, guidato in città dalla consigliera Auriemma, si attesta saldamente come primo partito in città, raggiungendo il 50 % degli elettori. Un risultato eccezionale, anche se (in Politica c’è sempre un se), paragonandolo a quello ottenuto solo un anno fa, cambia del tutto. L’anno scorso il Movimento prese oltre il doppio dei voti (16 mila contro gli 8 mila odierni) e raggiunse il 63%. In questo caso è netta l’influenza della bassa affluenza, ama bisognerà anche chiedersi che fine hanno fatto quelle otto mila persone e perchè non hanno confermato il loro voto. Da considerare infatti che anche il non andare a votare è una scelta. Tra le preferenze spiccano Gemma (che a quanto sembra sarebbe la candidata sostenuta da Pomigliano) e Della Valle.

Il PD

Al secondo posto troviamo il PD, che ad Acerra può contare su varie fazioni. Quella interna alla maggioranza con il gruppo dei Democratici x Acerra, guidati dal Presidente del Consiglio cittadino, Andrea Piatto e da diversi consiglieri. Inoltre sulla sponda opposta del consiglio c’è il PD (quello ufficiale) guidato dall’ex candidata sindaco Paolo Montesarchio. Oltre 2.700 preferenze in totale per loro. Tra i candidati c’è il più votato in città, Giosi Ferrandino (quasi mille voti), poi Cozzolino. Nel caso del PD, rispetto ad un anno fa c’è un leggero miglioramento sia in percentuali che in voti ottenuti.

La Lega

Ecco tra i partiti il vero vincitore ad Acerra: la Lega. Un exploit importantissimo che porta il partito di Salvini ad essere il terzo più votato. Rispetto ad un anno fa si triplicano i voti e quintuplicano le percentuali. A cosa è dovuta questa crescita? Sicuramente ad un forte voto di opinione. Basta vedere le 681 preferenze a Matteo Salvini che stacca decisamente il secondo Tommasetti (179) e Sofo (143). Inoltre c’è il gruppo locale della Lega oltre ad altri esponenti in città che hanno veicolato alcuni voti, seppur non esponendosi pubblicamente.

Forza Italia

Quasi l’11% per il partito guidato ancora da Berlusconi. Quello che all’apparenza è un buon risultato (visto il trend nazionale) in realtà è più un massacro elettorale rispetto ad un anno fa. Oltre ai 5 punti percentuali persi per strada, sono andati in fumo anche 2.500 voti. Segno che qualcuno ha forse abbandonato la barca di Berlusconi, ma ne parleremo dopo. Restano l’affermazione di Berlusconi (662 voti) e Martusciello (318).

Fratelli d’Italia

Il partito della Meloni (che conquista oltre 300 preferenze) si attesta oltre il 4% con 700 voti alla lista. Risultato discreto? No, in realtà, rapportato a quello dello scorso anno, è davvero buono, visto che sono stati incrementati i voti e soprattutto raddoppiate le percentuali.

Cambia qualcosa a livello comunale?

Fatta questa breve analisi vi starete chiedendo se cambia qualcosa a livello locale? Si e no. In ambito comunale questi dati lasciano il tempo che trovano. Il Movimento difficilmente potrà riconfermare questi voti in ambito cittadino e forse anche in ambito regionale.

Dando uno sguardo in casa della maggioranza, possiamo dire che l’amministrazione Lettieri, seppur sin dall’inizio si è data una connotazione di centro (virgola) sinistra, in realtà si apre anche al centro destra. Ma questo già si sapeva. Quindi i risultati di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia non solo non la toccano più di tanto, ma potrebbero essere un loro ulteriore punto di forza.

L’unico aspetto che può cambiare è in previsioni future, guardando magari alle prossime elezioni regionali. Non è da escludere infatti che qualche componente sia della maggioranza che dell’opposizione, possa strizzare l’occhio alla Lega, tentando di sfruttarne l’onda. Un’operazione che potrebbe essere già parzialmente in atto, visto che alcune centinaia di voti potrebbero essere stati spostati da Forza Italia al partito di Salvini.

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