Forse avete aperto il link perchè siete stati incuriositi dal titolo, vi chiedevate cosa ci fosse dietro, o credevate che si trattasse di un errore o uno scherzo. Invece non è nulla di tutto questo: il titolo è proprio quello giusto ed ora vi spieghiamo il perchè. Sul web sta impazzando il video musicale di una canzone, “Magari Muori” cantata da Romina Falconi in collaborazione con la Taffo Funeral Services, un’agenzia di pompe funebri.
Il successo
Al momento il video su YouTube ha raggiunto 330 mila visualizzazioni ma, visto il trend, siamo certi che sfonderà in pochi giorni il muro del milione. Il perchè di questo successo? Semplice, è una canzone divertente, orecchiabile, si impara facilmente, con un ritmo accattivante, da ballare: insomma tutte le caratteristiche dell’hit di quest’estate. Non ci meraviglieremmo quindi di sentirla sui lidi e nelle discoteche.
Un inno alla vita
La cosa più bella di questa canzone è il contrasto tra morte e vita che si legge nel testo. Seppur sia la réclame di una’agenzia di pompe funebri (e quindi diciamo che si augura di avere molti clienti), in realtà è un vero e proprio inno a vivere la vita. Ci sta dicendo che purtroppo la vita è breve e talvolta va via all’improvviso, quindi meglio godersela fino in fondo. Basta leggere e ascoltare il ritornello:
“Dai goditi la vita che poi magari muori,
e vivi al massimo da qui fino ai crisantemi.
Non rimandare più che poi magari muori,
baciami e stammi addosso che domani sei in un fosso”
Il messaggio sociale
Nel testo poi vi è anche un messaggio rivolto ai razzisti, bulli, omofobi e violenti. Un invito e un suggerimento per far sì che, la paura di incontrare prima le pompe funebri, possa farli cambiare. Insomma una canzone veramente completa e un’idea vincente, visto anche il successo che sta riscontrando dagli utenti.
“Omofobi, bulli, ci hai pensato mai,
magari muoiono prima di noi.
violenti e razzisti, il marmo vi dona,
chissà forse Taffo da voi viene prima”
Gli scontenti
Certamente saranno poco felici le persone che soffrono d’ansia, e che pure sotto l’ombrello, al massimo del relax, dovranno subirsi una canzone che parla di morte.