Una maxi operazione ha portato all’arresto di oltre 120 persone, ritenute affigliati dei clan di Secondigliano. Abbiamo voluto intitolare questo articolo con “Lo Stato c’è”, perchè seppur gli arresti sono stati effettuati dai Carabinieri, si è creata una sinergia tra Forze dell’Ordine e Procura, tale da poter mettere in ginocchio alcuni dei clan più forti e potenti della zona.
I fatti
I Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Napoli hanno arrestato 126 affiliati ai clan Contini, Mallardo e Licciardi, facenti parte della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”. La maxi-operazione ha interessato non solo la provincia di Napoli e altre località del territorio nazionale, ma anche diversi stati esteri, dove i carabinieri –tramite l’Interpol– si sono avvalsi della collaborazione delle locali forze di Polizia.
Le indagini, coordinate dalla DDA di Napoli, sono state condotte anche con l’apporto investigativo della Polizia di Stato e della Dia, ed hanno portato alla contestazione agli indagati di numerosi reati che vanno dall’associazione di tipo mafioso al traffico di sostanze stupefacenti, all’estorsione, all’usura, al riciclaggio ed altri gravi reati. Contestualmente, inoltre, la Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro l’ingente patrimonio illecitamente accumulato dai clan per un valore di circa 130 milioni di euro.
Di fatto sono stati ricostruiti gli assetti gerarchici interni all’alleanza di Secondigliano e sono stati documentati i numerosi reati commessi dagli affiliati, indicatori della pervicace capacità di intimidazione esercitata sul territorio e, in alcuni casi, anche di ingerenza all’interno di strutture pubbliche.