Casoria. Due giovani, già noti alle Forze dell’Ordine, sono finiti in manette con l’accusa di estorsione con l’aggravante del vincolo camorristico. A mettere a segno gli arresto sono stati stati i Carabinieri del Nucleo investigativo della locale compagnia diretta dal capitano Francesco Filippo.
“Gli amici di Casoria”
I due fermati, A.S. di 29 anni e il suo presunto complice di 23 anni (entrambi di Casoria), si sono recati in un cantiere edile situato tra via Padula e via Amato. Lì hanno chiesti ai responsabili del cantiere di “mettersi a posto con gli amici di Casoria“, frase tipo per dire che devono pagare un’estorsione affinché non succeda nulla di grave. i due, secondo alcune fonti investigative potrebbero essere vicini al clan Moccia di Afragola.
I due giovani però erano sott’osservazione da parte dei Militari dell’Arma e sono stati quindi fermati subito dopo essere entrati nel luogo di lavoro.
Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di martedì. Una volta fermati e interrogati i due, secondo quanto emerge, hanno respinto ogni tipo di accusa, asserendo di essere entrati all’interno del cantiere per cercare lavoro. Naturalmente gli inquirenti, visto che da qualche tempo li avevano nella lente di ingrandimento, non hanno creduto alla loro versione. Attualmente i due si trovano in carcere.
Altre richieste?
I Carabinieri stanno quindi cercando di capire se i due si siano resi colpevoli anche di altre richieste o intimidazione ai danni di imprese edili della zona o anche di attività commerciali.