Il messaggio rilasciato oggi dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è sembrato chiaro: Napoli è sporca e non ci si può permettere, per una questione d’immagine, che resti così e perciò bisogna ripulirla. E di conseguenza tutta la spazzatura, o almeno gran parte, sarà presa e portata direttamente al termovalorizzatore di Acerra.
Ecco le sue parole:
“Non possiamo tollerare che quartieri interi della città di Napoli siano in questa condizione. Questo veramente ci sporca l’immagine della città. Stiamo valutando, per dare una mano alla città di Napoli, una deroga per quanto riguarda i conferimenti dei rifiuti all’impianto di Acerra, al termovalorizzatore. Stiamo lavorando in queste ore con l’obiettivo di dare una deroga al Comune, all’azienda Asia, per portare 500-600 tonnellate di rifiuti accumulati nella città, direttamente nel termovalorizzatore. Credo che dobbiamo prendere una misura straordinaria se vogliamo dare una mano a ripulire la città“.
Acerra, cestino della spazzatura di Napoli?
Attenzione, il presidente De Luca ha usato la parola “direttamente” per un motivo ben preciso. Ovvero che nell’inceneritore ci finirà tutta quella spazzatura non differenziata e raccolta per strada senza alcun passaggio preventivo. Uno schiaffo in pieno volto alla città e ai cittadini di Acerra, e dei comuni limitrofi, che tanto si impegnano per fare una raccolta differenziata di ottimo livello, con un servizio che allo stesso tempo costa svariati milioni di euro. Quest’ultimi naturalmente ricadono sulla Tari, che annualmente viene pagati dagli stessi cittadini.
Ma allora a questo punto sorge una domanda: perchè i cittadini di Acerra devono sbattersi tanto e soprattutto pagare tanto, quando poi la città di Napoli può fare quello che vuole, con un sindaco che accusa il turismo e il Natale di aver creato problemi (guida da 9 anni la città ndr), e con percentuali di raccolta differenziata ridicole.
Vedremo adesso quali saranno le reazioni da parte dei protagonisti politici della città e della Regione.