Il Maxi concorso della Regione Campania, varato dalla Regione in collaborazione con il Formez, è stato sospeso. Diversi candidati infatti hanno contestato il mancato rispetto del principio dell’anonimato delle prove, che risponde all’esigenza di “salvaguardare la segretezza degli autori delle prove scritte fino a quando la correzione non sia stata ultimata. Si tratta di garanzie procedurali che consentono la parità di trattamento tra i candidati e la valutazione obiettiva dei loro elaborati”.
Per questo motivo il Tar della Campania ha sospeso la procedura concorsuale per l’assunzione di 950 unità di personale. “Sussistono i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare, sia pure, per quanto si preciserà infra, nei limiti della sospensione della procedura concorsuale in corso, non resistendo i gravati atti alle censure demolitorie dedotte con il primo motivo di ricorso”. Così hanno stabilito i Giudici, con ordinanza n. 218 del 12 Febbraio.
I candidati esclusi, attraverso studio legale Leone Fell & C., hanno promosso un ricorso per contestare le modalità operative con cui il Formez e la Commissione Ripam hanno gestito la selezione.
Rischio per tutti i concorsi del Formez
“Anche per il concorso per 1.225 unità (quello per i diplomati) – dichiara Leone – abbiamo denunciato la violazione dell’anonimato e, pertanto, immaginiamo che anche quella procedura sarà sospesa dal Tar Campania nei prossimi giorni». «La violazione dell’anonimato – continua Catalano – è avvenuta per tutti i concorsi gestiti dal Formez e dalla Commissione interministeriale Ripam. Si tratta dunque di tutti i maxi-concorsi che si stanno svolgendo in questo momento in Italia, come ad esempio quello per n. 1052 assistenti alla vigilanza indetto dal Mibac e quello per 2.329 unità indetto dal Ministero della Giustizia”.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno sui tanti concorsisti che avevano riposto tutte le loro speranze in questi concorsi.
Si attendono adesso le repliche del Formez e del Governatore Vincenzo De Luca.