Acerra. Un corteo di Pulcinellila ha invaso questa mattina il quartiere Spiniello tra sorrisi, divertimento e canzoni della tradizione partenopea suonate dalla banda musicale “G.B. Pinna“, diretta dal maestro Modestino De Chiara. A rendere possibile questa bella giornata è stato il Quarto Circolo Didattico di Acerra e soprattutto i quasi mille bambini che vestiti da Pulcinella, insieme a centinaia di persone tra genitori e docenti, hanno girato per le strade del quartiere.
L’evento è partito dalla sede di via Sand per poi raggiungere il plesso Buonincontro. Una giornata di festa per i bambini e i genitori. Quest’ultimi, da diverse settimane, stanno preparando questo evento cucendo a mano i vestiti dei bambini e costruendo i caratteristici oggetti della tradizione con cui hanno sfilato.
Nel corso della manifestazione, che come detto è stata ricca di gioia, musica e divertimento, c’è stato anche un momento toccante, quando il corteo è sfilato dinanzi la casa di Immacolata Verone, docente ed ex sindaco di Acerra, scomparsa prematuramente un anno fa. In quel momento è partito un emozionante e lungo applauso per ricordarla, che ha coinvolto sia i bambini che gli adulti.
Al termine della manifestazione abbiamo parlato con la dirigente scolastica Rosanna Bianco. Ecco le sue parole
“La sfilata di carnevale è una tradizione del Quarto Circolo Didattico, che era stata interrotta per un po’ ed io ho avuto la volontà e il piacere di riprenderla. Ho trovato il corpo docenti completamente d’accordo e grazie anche a loro si è riusciti a portare a compimento un impegno non certo facile.
Per tanti mesi sono venute a collaborare tantissime mamme, e anche qualche papà. Hanno realizzato sia i vestiti che gli strumenti. Siamo partiti dalla Storia del Costume grazie al coinvolgimento di Acerra Nostra, in attesa di Pulcinella Bene Immateriale dell’Unesco. Il nostro lavoro va in questa direzione. Vogliamo dimostrare l’attaccamento di questo Circolo e avvalorare la proposta di Pulcinella patrimonio dell’Unesco.
Non si pensi che una scuola che realizza tutto ciò, non fa quello che da programma deve fare. Questo è un modo alternativo, coinvolgente, divertente. A scuola sono venuti i nonni a raccontarci i cunti, le mamme a cucire i vestiti, i padri a costruire gli strumenti.
La mia impressione dell’evento di stamattina è quello di una sinergia che cammina”.
Perchè l’evento si è svolto nel quartiere Spiniello?
“La nostra scuola si trova nella periferia dello Spiniello. Crediamo che ci sia il bisogno di un riscatto culturale. A noi importa costruire e seminare piano piano qua, dove c’è tanto su cui lavorare. Qui ci sono molte persone che tendono a non vivere il quartiere, e la scuola è l’unico presidio culturale in questa zona, per questo siamo voluti venire qua. È una possibilità di elevazione culturale, ma non per il futuro, bensì per il presente. Questa terra ha bisogno di riscatto e questo riscatto è già in atto.
Un ringraziamento va anche all’amministrazione da cui, così come in questo caso, abbiamo avuto sempre la massima disponibilità. Ringrazio poi la Polizia di Stato, la Protezione Civile che ha fatto un servizio eccellente, la Croce Rossa che è venuta con un servizio volontario appiedato, la banda “Pinna” con il maestro De Chiara che ci ha allietato con le canzoni della tradizione e il maestro Carmine Coppola, ultimo erede della maschera di Pulcinella.
Un grazie anche ad Acerra Nostra e il Museo di Pulcinella, con cui abbiamo svolto diverse lezioni sulla storia del costume, che hanno interessato moltissimo i genitori e nel contempo hanno appreso anche la storia di Pulcinella. È assurdo essere qui e non conoscere la storia e la tradizione della nostra maschera”.