Diciamoci la verità, dopo che la settimana scorsa i tifosi del napoli e i napoletano in generale hanno dovuto ascoltare i degradanti cori dei supporter del Brescia (“Napoletani – Coronavirus“), sarebbe stato molto semplice rispondergli, visto che la Lombardia e il Veneto (altra regione da cui non sono mancati attacchi in passato) adesso sono in piena emergenza. Sarebbe stato effettivamente semplice, ma non da napoletano, che può avere mille difetti ma di certo non è un popolo razzista e cattivo.
E lo hanno dimostrato i tifosi della Curva B che ieri, durante la gara tra Napoli e Torino hanno esposto uno striscione, applaudito da tutto lo stadio, che recita: “Nelle tragedie non c’è rivalità, uniti contro il Covid-19“. Un segno di solidarietà in questi momenti così difficili, e che da’ al calcio quella funzione di aggregazione e sportività, che troppo spesso viene meno.
Come diceva Luciano De Crescenzo in “Così Parlava Bellavista“, i napoletano sono un “popolo d’amore” e lo dimostrano ancora una volta.