Casalnuovo. “Si sta scherzando con la vita degli operai e delle loro famiglie”

Casalnuovo. Dopo la comunicazione del secondo caso di Coronavirus in città cresce l’apprensione per i lavoratori obbligati a proseguire il loro operato. Tra questi ci sono sicuramente gli operatori ecologici che, anche per garantire le condizioni igienico-sanitarie della città, proseguono il loro compito.

In tanti però si sono interrogati sulle protezioni e sulle misure adottate per tutelarli. Tra questo il sindacati S.L.I. (Sociale e Lavoro Insieme) rappresentato da Giovanni Nappi e F.I.L.A.S. (Federazione Italiana Lavoratori Ambiente e Servizi), guidato da Giovanni Felicieillo. Entrambi hanno scritto alla direzione dell’Ecologia Falzarano e all’Amministrazione Comunale per chiedere quali interventi erano stati disposti per salvaguardare gli operatori. La risposta è arrivata ad entrambi direttamente da Ecologia Falzarano. L’azienda ha comunicato di aver consegnato guanti e mascherine agli operatori, di aver sanificati gli spogliatoi e i mezzi, e di aver predisposto un parziale Smart Working per i dipendenti che lavorano negli uffici. Fin qui tutto bene allora, se non fosse che dagli operatori arrivano però secche smentite.

Per questo motivo il Sindacato F.I.L.A.S., nella persona dell’avvocato Giovanni Feliciello, ha nuovamente scritto agli organi preposti, tra cui il Prefetto, per chiedere chiarimenti su questa vicenda. Questa un estratto del comunicato:

Qualche ora fa ci è arrivata la protesta di tutti gli operatori, i quali dichiarano di aver ricevuto solo mascherine e guanti. Riteniamo che avrebbero già dovuto essere in dotazione al vestiario consegnato nelle normali situazioni di non emergenza. SI STA SCHERZANDO CON LA VITA DEGLI OPERAI, delle loro famiiglie, delle città. Pensate solo per un attimo, un solo contagio determinerebbe la QUARANTENA per TUTTI. Addio raccolta rifiuti. Altre epidemie“.

La situazione

Insomma la situazione al momento non sembra essere pienamente sotto controllo, ed anzi si starebbe veramente giocando con il fuoco. A Napoli per esempio un lavoratore dell’Asìa è risultato positivo al Coronavirus e i colleghi che lavoravano nello stesso turno, sono stati disposti in quarantena. Un’emergenza del genere potrebbe non essere sostenibile a Casalnuovo, dove gli operatori lavorano a stretto contatto e vivono le stesse strutture.

Il consigliere Corcione

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere comunale Antonio Corcione. Queste le sue dichiarazioni: “Le condizioni di igiene, sicurezza personale dei lavoratori devono essere sempre assicurate. In questo momento ancora di più. Molti lavorano in servizi essenziali, quali raccolta rifiuti, assistenza ad anziani e disabili. Servizi essenziali che non possono essere interrotti. Ci arrivano notizie di lavoratori impiegati in questi cantieri e servizi comunali nei quali, i lavoratori stessi, lamentano mancanza di presidi protettivi e ambienti non sanificati. Le aziende appaltatrici devono assicurare le condizioni igieniche e di protezione di questi lavoratori. Per la loro salute, per la salute delle loro famiglie, per la sicurezza di tutti. Loro devono lavorare per assicurarci servizi. Vanno tutelati. Il comune verifichi la situazione e usi tutti gli strumenti a disposizione per salvaguardare i lavoratori impegnati in questi nostri servizi pubblici essenziali“.

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