Acerra. “In cassa integrazione e con 300 euro di spesa per le strisce blu. Il sindaco faccia qualcosa”

Da giorni ci arrivano segnalazioni riguardo un boom di multe per aver sostato sulle strisce blu senza aver pagato il grattino. Una situazione che in questo momento, particolare sotto tanti punti di vista, diventa decisamente complicata da affrontare. Ne abbiamo parlato con un cittadino acerrano, che ci ha contattati per parlare della questione, chiedendoci di non rivelare la sua identità e che per comodità chiameremo Paolo.

Paolo che succede?

“Da alcuni giorni oltre al Coronavirus, oltre al fatto che sono stato messo in cassa integrazione e che la situazione economica è complicata, si è aggiunta una nuova fonte di ansia e stress“.

Di che parli?

“Del grattino per le strisce blu”.

In che senso?

Io abito in una delle principali strade acerrane e sono in cassa integrazione per via della carenza di lavoro. Prima per andare a lavoro utilizzavo la macchina. Ora non andando più a lavoro è sempre parcheggiata sule strisce blu visto che non ho un posto auto privato. E, visto che il sindaco non ha mai voluto fare tariffe agevolate per i residenti, mi ritrovo a dover scegliere tra spendere dieci euro di grattino al giorno per tutti i giorni, oppure sperare che non mi facciano una multa“.

Ma le strisce blu ci sono da mesi.

“Sì assolutamente, e credo anche che siano giuste, in un periodo normale. Se vuoi parcheggiare per fare la spesa paghi. Io ho sempre pagato per il tempo che dovevo, ma andando a lavoro fuori Acerra con la macchina e tornando nel pomeriggio, facevo qualche commissione, e poi quello che c’era da pagare, pagavo“.

E il sabato e la domenica?

“Di solito prendevo i bimbi e andavo in giro a fare qualche passeggiata o a svolgere qualche commissione, quindi restavo davvero poco tempo sulle strisce blu.”

Ed ora?

Ora ci chiedono di restare a casa ed è giusto farlo, ed infatti io lo faccio. Cerco di scendere solo per la spesa una volta a settimana. Ma la mia macchina è sulle strisce. In pratica mi obbligano a non prendere la macchina però devo pagare quasi 10 euro al giorno, che in un mese sono 300 euro: una cifra assurda! Poi c’è anche altro che mi fa rabbia

Cosa?

“Ci dicono di stare a casa in tutti i modi, però poi mi obbligano a scendere per fare il grattino. Questo non genera pericolo di assembramento? Considerando che poi qualche parchimetro non funziona, sono costretto anche a spostarmi di decine di metri, e così anche altri cittadini. E poi mi chiedo: ma questi parcometri sono mai stati sanificati? Insomma, decine di persone li toccano ogni giorno, e sappiamo che il virus resta sulle superfici anche qualche ora, ma chi garantisce la mia salute?

Sì, ma esistono anche le app per pagare dal telefono.

“Certo, ma pagare dall’app costa qualche centesimo in più, che in un mese fanno oltre una decina di euro. Soldi che tolgo alla mia famiglia, quindi almeno questi preferisco risparmiarli“.

Ma l’emergenza non è iniziata ieri.

Verissimo, ma nelle prime settimane sembrava che, pur non avendo sospeso ufficialmente il servizio di sosta, i vigili avessero avuto buon senso e non facevano multe. Da qualche giorno però la situazione è cambiata drasticamente e ci sono sfilze di multe sulle auto“.

Cosa vorrebbe dire al Sindaco?

“Io sto apprezzando tutto quello che fa per questa emergenza, ma altre città come Caserta, Mugnano e Giugliano hanno sospeso la sosta. Tanto parliamoci chiaramente, non c’è il rischio di non trovare posto. Al momento è inutile e solo deleteria, perché crea una spesa importante. Quindi gli chiedo di sospenderla almeno fino a quando torneremo alla nostra vita normale, è inutile tartassare così i cittadini.

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