È un giovane di 19 anni ed è un talento della musica. Parliamo di Giovanni Cerbone, nato ad Acerra (Napoli) e conosciuto nel mondo dell’arte come Acerbo, che ha appena pubblicato il suo primo singolo “A Te”.
Lo abbiamo incontrato per conoscerlo meglio e scoprire qualcosa in più su di lui.
Ciao Acerbo, quando è nata questa passione per la musica?
«La musica è da sempre il mio sogno nel cassetto, sin da quand’ero bambino. Penso di aver imparato prima ad indossare un paio di cuffie e poi a camminare. Ricordo quando mossi i primi passi in questo ambiente nel 2014, ero al secondo anno di superiori ed ero un ragazzo molto timido. Spronato dalla possibilità di farmi notare dai professori decisi di partecipare ad una recita scolastica. L’organizzazione fu minuziosa e maniacale, l’istituto ci teneva a fare bella figura. A me toccava solo recitare una poesia, tra l’altro a mia scelta e non avendo una grande cultura poetica decisi di portare il testo di una canzone o meglio “la canzone”. Perché Imagine di John Lennon non è semplicemente una canzone, ma va oltre».
In quel momento hai capito che potevi realizzare il tuo sogno?
«Si. Durante le prove oltre che a farmela recitare i professori decisero di farmela cantare. Ricordo ancora quanto tremasse la mia mano mentre reggeva per la prima volta un microfono. Ad ogni prova, però, ero sempre più sereno e iniziai a realizzare che, forse, il cassetto potevo anche provare ad aprirlo e cercare di mettere in ordine».
Poi come è proseguito il tuo percorso?
«Iniziai quindi con qualche amico che sapesse suonare, a scrivere qualche strofa su un paio di accordi. I testi all’epoca erano in lingua inglese, caratterizzati forse anche dalla forte influenza delle mie playlist. Scrissi la prima canzone per una ragazza e la portai ad un concorso locale. Feci buona impressione e lì capii che del potenziale c’era e che non dovevo darmi per vinto. Misi anche in piedi una band con la quale chiusi un paio di brani, ma i rapporti interpersonali e la musica ogni tanto si ostacolano e non se ne fece più nulla. A quel punto decisi che le mie idee musicali dovevano essere sviluppate da me in primis e decisi quindi di prendere una chitarra ed iniziare a strimpellarla».
Ci racconti come è nato il tuo primo singolo?
«”A Te” è il frutto di sudore, lacrime e passione, che da anni metto in questo progetto, restando sempre coi piedi per terra e all’ombra delle mie consapevolezze. Il brano è un pezzo della mia vita vissuta che ha caratterizzato il mio recente passato. E’ il primo pezzo che ho prodotto da solo, con l’ausilio di DJT (Giovanni Tramontano) ed anche il primo pezzo che mi lancia come “artista”».
Acerbo sei un autodidatta, vero?
«Non ho mai avuto la possibilità di studiare né musica né canto e quindi ho dovuto fare tutto da me. Suonando per anni le canzoni che più mi piacevano ho acquisito abbastanza dimestichezza con la chitarra da riuscire ad abbinarla alle miriadi di melodie che da sempre mi frullavano nella testa. Ho passato questi anni a cercare un’identità musicale ed una consapevolezza di quest’ultima prima di pubblicare quel che a casa producevo ed è proprio perché finalmente sento di aver raggiunto questa maturità musicale tanto ricercata che oggi sono qui a scrivere di questo».
C’è qualcuno che ti ha aiutato in questa scoperta musicale?
«Ma questa maturazione non è dovuta solo agli anni passati al pc tra chitarre e tastiere ma anche alla collaborazione con DJT, Giovanni Tramontano. Giovanni oltre ad essere per me un grande amico è anche un artista a 360 gradi; capace di migliorare le mie produzioni e di capirmi musicalmente parlando, è la persona che ha dato una marcia in più al progetto, regalandomi una qualità del suono davvero di un buon livello nonostante fosse tutto registrato in camera mia».
Ascolta il primo singolo di Acerbo, cliccando qui.