Il Corvo acerrano punta a mettere sotto scacco la Politica?

La lettera, fatta recapitare anonimamente a diversi personaggi del luogo, punta a mettere sotto scacco la politica locale. Sembra essere questo l’obiettivo primario dell’informatissimo “Corvo” nostrano, che nonostante qualche sbavatura, ha dato dimostrazione di conoscere fatti e misfatti del “sistema” politico locale.

Il compito di fare chiarezza su queste inquietanti “delazioni”, spetta ora alle forze dell’ordine, che non possono sottrarsi dalla ricerca della verità. Ma andiamo per ordine, cercando di far comprendere ai nostri lettori qualcosa in più, ovviamente senza fare nomi, per evitare quelle fastidiose querele contro le quali sarebbe facile e semplici andarsi a difendere, considerato che molti dei fatti narrati sono agevolmente verificabili.

Naturalmente il Corvo spara ad altezza uomo. Nel mirino dell’informatissimo delatore non solo politici in corso, ma anche quelli bramosi di accaparrarsi un posto nel consiglio regionale. Uno di questi viene indicato come custode di verità che racconta però a metà, senza mai puntare a tutti i fatti. Per le forze dell’ordine, verificare la verità è un gioco da ragazzi, e quindi il Corvo può essere facilmente smascherato.

I fatti

Nella lettera si parla di diverse situazioni che, qualora confermate anche in parte, potrebbero significare un vero e proprio terremoto politico. C’è quindi la necessità di verificare la regolarità di alcune assunzioni, l’acquisto di diversi immobili (intestati a soggetti terzi), l’inserimento di terreni nel nuovo piano urbanistico comunale. Il Corvo però ha dimenticato che nel corso degli anni, altri consiglieri comunali hanno “raccomandato” l’assunzione di soggetti gravati da precedenti di polizia ad imprese che, invece di fare portierato, espletano servizi di vigilanza senza essere in possesso della licenza della Prefettura. Un fatto semplice e facile, che seppur denunciato giornalisticamente non ha mai attirato l’attenzione delle Forze dell’ordine, che stranamente sembrano avere timore di indagare sulla “pubblica amministrazione”.

Il Corvo, che sembra non avere tanti peli sulla lingua, confessa poi le sue estorsioni, che sembrano essere vere. Tra queste non ci sono però le richieste minacciose fatte ad alcuni studi professionali specializzati nella trattazione dei sinistri stradali. Non appartengono al suo gruppo o le ha volutamente dimenticate? Chi lo sa! Di certo oltre alle solite estorsioni, da mesi i signori del “pizzo” hanno messo nel proprio mirino i titolari di alcuni studi professionali specializzati nelle truffe assicurative, riuscendo ad ottenere da molti di questi il pagamento di una prima rata estorsiva di diverse migliaia di euro. Ovviamente nessuno ha trovato la forza ed il coraggio di denunciare i fatti. La paura di finire nel tritacarne, perdendo così tutto sembra averli resi muti, accondiscendenti, disponibili, anzi pronti a rendere anche qualche servigio ai loro aguzzini.

L’attacco alle Forze dell’Ordine

Il Corvo infine attacca pesantemente alcuni appartenenti alle forze dell’ordine, dicendo che uno di questi avrebbe fatto da intermediario. Un accusa del tutto infondata. La verità è probabilmente un’altra, ben nota da tempo anche ai vertici delle stesse forze dell’ordine, ma che però mai nessuno ha voluto affrontare.

Aria di tempesta

In conclusione, visto l’aria che si respira in città a causa delle prossime elezioni regionali e tenuto conto che sarebbe già stata svelata l’identità del prossimo candidato a sindaco, per amore della verità sarebbe il caso di andare fino in fondo. Si potrebbero mandare alla Direzione distrettuale le affermazioni del Corvo, provando a sollecitare il Prefetto di Napoli a mandare in città una commissione d’accesso, al fine di verificare se nel corso del tempo tutto è stato fatto secondo legge.

In ogni modo “Caro Corvo”, sappi credo che nessuno ti considera un “Peter Pan”, anzi al contrario stai facendo vivere notti inquiete a decine di soggetti.

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